La biodiversità
Lusia fertile terra, vocata all'agricoltura e all'avanguardia nella produzione di ortaggi, si sta impegnando sempre più ad attuare coltivazioni ecosostenebili.
Beato quel campetto che gà siesa con fosseto
"Beato quel campetto che ha campi e fossi".
Lo dicevano un tempo i contadini e a Lusia la saggezza non viene smentita anzi convalidata con orticolture sostenibili. Coltivazioni che sfruttano la biodiversità sono in aumento nelle campagne del Comune, tanto da vantare la prima certificazione europea "Biodoversity Friend". I campi sono circondati da fossi in cui crescono piante fitodepuranti, e da siepi con piante nettarifere per richiamare api e insetti che si cibano di quelli dannosi per le coltivazioni.
Come sempre nulla è lasciato al caso: ogni pianta è a sostegno di un'altra per farla crescere, annullando l'uso dei pesticidi, ridando così vitalità al terreno. L'ambiente si ripopola di insetti, come le farfalle e le libellule, e di piante, alcune in via d'estinzione. Aumenta la richiesta di prodotti coltivati "senza chimica".
I produttori orticoli lusiani sono attenti alla sensibilizzazione con laboratori didattici per bambini e ragazzi, accolgono operatori turistici che studiano percorsi ecosostenibili, ospitano ricercatori di facoltà universitarie che visitano le coltivazioni a scopo di ricerca e studio.